La Lotus Cup Italia 2016 ha vissuto un avvio di stagione ricco di novità e volti nuovi, con diversi giovani piloti che hanno scelto il monomarca promosso da PB Racing per debuttare nell’automobilismo sportivo, un campionato formativo (come riconosciuto dall’ex F.1 Ivan Capelli) grazie alle caratteristiche della Lotus Elise Cup PB-R (235 cavalli per 890 kg di peso) e alla presenza in qualità di tutor di Stefano d’Aste, Campione del Mondo WTCC Indipendents nel 2007.

Tra i giovani che si sono uniti alla serie c’è Francesco Guerra, simpatico bresciano classe 1995, che ha fatto il suo debutto assoluto ad Adria al volante della Lotus Elise Cup PB-R preparata dall’Aggressive Team Italia, squadra campionessa in carica della serie e tra le più professionali all’interno del Lotus Village.

Lo abbiamo intervistato al termine del secondo round stagionale che si è corso a Misano Adriatico, dove Francesco ha colto in Gara 1 uno splendido 3° posto assoluto dietro a Pasotti e al compagno Lorenzo Pegoraro, nonché la vittoria tra i piloti della classe Pirelli Cup.

Francesco Guerra (al centro) vincitore in Pirelli Cup a Misano Adriatico davanti a Riccardi e Zerbi

Adria, debutto molto positivo, subito tra i protagonisti insieme al tuo compagno di equipaggio Flaccadori: come ti trovi con lui e come hai vissuto “la prima volta” in Lotus Cup Italia?

Sarò sincero: avevo una fifa boia, non tanto per il meteo ma per l’avvicinarsi del debutto. Ma quando sono entrato in auto per le prove mi sono quasi rilassato e, soprattutto, ho fatto tesoro dei suggerimenti iniziali di Mauro Guastamacchia (Team Manager). Poco alla volta ho cercato di capire il circuito e devo dire che mi è piaciuto subito accettando, alla fine delle prove, il parere dei miei compagni di squadra più esperti per correggermi ed ottimizzare la resa della mia macchina. Così come di grande aiuto sono stati i consigli di Lorenzo Pegoraro, pilota di punta del team. La domenica, quando mi è toccato il turno di guida in Gara 2, mi sono molto concentrato ed ho cercato di controllare l’emozione ma, al semaforo verde, un attimo d’incertezza mi è costata il ‘drive trough’ per partenza anticipata, peccato; ho poi rimediato con una condotta di gara accorta visto le condizioni meteo ed alla fine sono riuscito anche ad ottenere un buon piazzamento nella Pirelli Cup! Credo che il battesimo sia stato piacevole ed entusiasmante, mi sono trovato molto bene con tutti ed il mio partner del campionato, Luca Flaccadori, è un ragazzo molto cordiale e collaborativo, spero in futuro che si possa trarre insieme grandi soddisfazioni sia per noi che per la squadra.

Come ti trovi al volante della Lotus Elise Cup PB-R?

Credo di sentirmi questa Lotus addosso come un ‘abito tagliato su misura’; fin dai primi test penso di averla interpretata, con l’aiuto di Mauro, come se l’avessi già guidata da tempo. Ora dopo diverse ore di test e, soprattutto, dopo aver rotto il ghiaccio nelle prime due gare posso confermare che la Elise Cup PB-R è veramente un piccolo gioiello, in grado di darti incredibili e forti emozioni! Aggiungerei , per chiudere,  una parola anche per gli organizzatori – PB Racing e Stefano d’Aste – che sicuramente contribuiscono a creare il giusto spirito (goliardico ma al contempo sempre professionale) fra di noi, senza distinzione fra i migliori ed i neofiti, esaltando il valore finale della partecipazione di tutti al campionato Lotus Cup Italia che si sta rivelando una formula veramente interessante e divertente per l’agonismo e l’entusiasmo di tutti i partecipanti.

In due gare ti sei già fatto un’idea dei tuoi avversari in pista: come ti trovi a battagliare con loro e quale pensi sia il punto di riferimento del campionato?

Mi sembra quasi scontato affermare che il campionato è in realtà composto da due categorie, quella dei più esperti, veterani o semi professionisti che hanno sicuramente una marcia in più e soprattutto una preparazione non comparabile, e poi ci sono quelli come me, semi neofiti delle quattro ruote, che dovranno far apprendistato e macinare tanti chilometri se vorranno arrivare agli stessi livelli. Un fatto è certo: se mi capiterà l’occasione non abbasserò la testa anzi, cercherò di combattere lealmente e poi… vinca il migliore!

Quale del calendario Lotus Cup è il tuo circuito preferito e quale ami di meno?

Per ora non sono in grado di fare una scelta, mi sembrano tutti belli ed interessanti per un neofita come me. Certo, dopo la prova inaugurale di Adria, il test successivo di Misano mi ha fatto capire la valenza di questa pista che, non a caso, ospita gare di altissimo livello sia a due che quattro ruote.

Sei approdato nella serie con la squadra che ha dominato nel 2015: come ti trovi con l’Aggressive Team Italia e quali sono le tue ambizioni per questa stagione?

Sono in grado d’affermare che l’Aggressive Team Italia è una squadra ben organizzata e, fin dall’inizio nei test pre-campionato, sono stato trattato da tutto lo staff con cordialità e spirito di squadra, che è quello che serve. Le mie attese per questa stagione, risultati a parte delle prime due gare, sono ‘low profile’ e staremo a vedere cosa succederà, non è certo mia intenzione bruciare le tappe! Se poi il buon giorno si vede dal mattino… Ma lasciamo stare, meglio pensare al prossimo round con l’obiettivo di portare a casa un buon risultato per me e per la squadra!